Il Miraggio della Fata Morgana

 

Da tempo, ormai, cerco di osservare, riprendere e documentare il Miraggio della Fata Morgana presentandomi, a sorpresa e senza preavviso, a casa sua: Reggio Calabria.

In tempi come questi (2020) è però difficile muoversi e così, a sorpresa e senza preavviso, è venuta la Fata Morgana a farmi visita e proprio a casa mia: Ragusa.

Io, a differenza di lei, l’ho accolta:

 

 

Di avvistamenti del fenomeno Fata Morgana dalla costa Ragusana pare che nessuno abbia mai scritto, quindi si tratta di una manifestazione al momento senza precedenti (se qualcuno avesse altre notizie, mi contatti) su un tratto di orizzonte che è principalmente solo marino e dove, quindi, il già raro “incantesimo“ della Fata Morgana si fa ancora più desiderare, poiché si manifesta al passaggio di navi, su nuvole all’orizzonte o probabilmente sulle isole Calipsee disposte a sud.

 

Il 25 Aprile del 2022, ho effettivamente assistito al miraggio della Fata Morgana sull’arcipelago maltese.

 

Tommaso Campailla nel suo canto 8 (stanza 49) dell’Adamo, scriveva del fenomeno, anche se non so se alluda precisamente ad una diretta osservazione avvenuta dalle coste della Sicilia sud orientale, ma fa riferimento, come riporta nell’indice, al capitolo “Fata Morgana o Iride Marina del Faro di Messina”.

 

Avevo già parlato del fenomeno fata Morgana perché spesso confuso con altre tipologie di miraggi o illusioni che si possono osservare in mare.

Immagini che vengono scambiate per Miraggi

 

A seguire è un’immagine composta dai 2 tipi di osservazioni confuse di frequente con il Fata Morgana:

Qui invece ne scriverò per ciò che è, non per ciò che non è.

Il Miraggio Fata Morgana: è molto più complesso di una immagine sospesa o ribaltata, l’oggetto “reale” diventa irriconoscibile.

In questo caso, l’oggetto reale è una nave in transito posta al di là dell’orizzonte.

 

L’immagine somiglia molto ad una raffigurazione di F.A. Forel nel suo testo del 1912 “The Fata Morgana”

 

 

 

Ringrazio:

Dr. Andy T. Young che ha preso in analisi tutta la mia documentazione dandomi molte indicazioni che mi hanno aiutata a stilare quanto si leggerà. Il suo sito è una raccolta dettagliata di studi circa i miraggi e il Green Flash

Dr. Rosario Sinatra ed D.ssa Elisabetta Paradiso del “Calypso South Project” e la Protezione Civile del Porto Turistico di Marina di Ragusa che mi hanno fornito i dati meteo relativi a Marina di Ragusa.

Dr. Claudio Ortega della protezione civile di Licata per avermi fornito i dati meteo di Licata.

Ringrazio l’amico Dario Giannobile per avermi aiutato ad elaborare lo scatto finale.

 

Cosa sono i miraggi?

La bassa troposfera ospita un’area denominata SLA (Strato limite atmosferico), dove la temperatura dell’aria incontra quella del suolo. La sua altezza varia in base all’orografia del suolo.

La luce attraversando questo strato di variazione di temperatura e densità, viene rifratta e piega i suoi raggi verso la parte più densa e più fredda. La deviazione della luce verso il basso o verso l’alto, determina delle visioni per un osservatore che guarda in quella direzione.  Pertanto si distinguono almeno 2 tipologie di miraggi:

Inferiori e superiori.

Se gli strati di aria più prossimi al suolo sono molto più caldi rispetto agli strati superiori, allora si verificano dei miraggi inferiori e le immagini sono ribaltate specularmente verso il basso. Ne abbiamo tutti esperienza quando osserviamo le auto rispecchiarsi sull’asfalto rovente.

Il miraggio inferiore è molto frequente perchè si verifica in normali condizioni atmosferiche dello strato limite (aria calda sotto uno strato di aria fredda), anzi si può dire che questi miraggi sono molto più frequenti di una osservazione di una costa in assenza di alcun tipo di miraggio.

 

 

Se gli strati di aria più prossimi al suolo sono molto più freddi rispetto agli strati superiori, siamo in una condizione, più rara, di inversione termica. Si verificano così i  miraggi superiori e le immagini sono ribaltate specularmente verso l’alto.

Osservazioni di miraggi superiori sono molto più rari:

 

 

Il Miraggio della Fata Morgana è una complessa tipologia di miraggio Superiore, l’immagine reale viene quindi rispecchiata verso l’alto ma, a differenza dei classici Miraggi Superiori, rende l’immagine reale irriconoscibile e mostra altre figure in base alla fantasia di chi sta osservando.

Il miraggio Fata Morgana, superate leggende, cerca di liberarsi del marchio di cattivo presagio o magico-apotropaico e cerca di assumere una spiegazione scientifica. Per questa ragione, nel tempo, chi ha voluto trattare il fenomeno, ha tentato di chiamarlo con altri nomi o con la dicitura “fenomeno volgarmente detto Fata Morgana”, quasi a specificare che si tratti di un qualcosa che sia ben lontano da credenze popolari ma che abbia una spiegazione ben precisa della sua esistenza e di interesse prettamente scientifico. Ciò forse ha favorito l’Imprimatur a delle pubblicazioni che son giunte fino a noi in tempi in cui sacro e profano avevano una rigida distinzione.

 

Abbiamo quindi una Fata Morgana che anche nel nome si trasforma:

Iride fregiata (P. Domenico Giardina)

Iride di Messina

Fatamorgana

Iride Mamertina

Iride Marina (Tommaso Campailla)

Spectaculum Diurnum (G.Allegranza)

Teatro Cristallino (P. Domenico Giardina)

Teatro Catrottico (P. Domenico Giardina)

 

 

La mia osservazione

In data 24 Aprile 2021 ho avvistato per la prima volta dalla costa Ragusana verso l’orizzonte marino, un raro miraggio superiore.

L’orizzonte era libero e si vedeva persino l’arcipelago maltese in genere visibile nelle fredde giornate invernali.

Mi trovato ad una quota di 178 mt s.lm. e il mio campo visivo, sull’orizzonte marino, era di circa 94°, aperto dall’isola di Gozo (dell’Arcipelago maltese) fino alla punta estrema della costa di Licata.

-La punta di Marina di Palma (AG) si trovava a 297°

-La punta estrema dell’isola di Gozo (dell’arcipelago maltese) si trovava a 203°

L’osservazione del miraggio è avvenuto sulla linea dell’orizzonte in corrispondenza al Faro di Punta Secca posto a 246° dal mio punto di osservazione.

 

Alla mia altezza il mio orizzonte marino distava circa: 47km

 

La mia posizione: Gatto Corvino – Marina di Ragusa (Rg) Sicily – Ita 36°48’45.1”N    14°33’59.8″E

Erano le 19:00 e mancavano 45 minuti al tramonto, il Sole si trovava a +7,9° alt e 280,6° Azimut.

Il Sole sarebbe tramontato alle 7:45 p.m. a 287,1°

Prima che apparisse il Miraggio della Fata Morgana, sull’orizzonte si è formata una striscia scura e fluttuante, si trattava del miraggio superiore della superficie marina.

La temperatura del mare era di circa 15 gradi e quella dell’aria intorno ai 18. Questa condizione di inversione termica favorisce i miraggi superiori se non son presenti forti correnti sulla superficie del mare e l’aria è ferma.

 

Si era formato quindi un condotto tra l’orizzonte reale e l’orizzonte ribaltato e dalla mia altezza potevo osservare ciò che stava all’interno, se mi fossi trovata più bassa o più alta forse non avrei assistito al fenomeno.

 

Serviva un oggetto all’interno del condotto così da osservarne il miraggio. Quel tratto interessato dal miraggio, era posta a 246° poteva essere lungo 3° o 4° gradi, non riprendeva alcuna costa o isola e quindi l’unico miraggio superiore osservabile era proprio quello dell’orizzonte.

Una nave cargo ha risposto alla mia esigenza.

All’interno del condotto, è entrata la nave che ha cominciato come a respirare: prima si assottigliava e poi si faceva più spessa…

 

fin quando non si è formata la sua stessa figura sopra di essa ma ribaltata: il Miraggio Superiore

 

Seguito poi da un triplo miraggio superiore:

 

 

 

Poco distante dalla nave e sempre dentro il condotto si presenta un miraggio su altra nave sicuramente posta oltre l’orizzonte. Questo miraggio era confuso al punto che solo ho potuto riconoscere che si trattava di una nave perché seguiva il passo della nave cargo presa prima in esame.

Questo miraggio era il Fata Morgana ed ha avuto una breve durata rispetto a tutto il resto che l’orizzonte stava insolitamente mostrando. E’durato pochi minuti e poi è svanito sia il miraggio della nave al di là dell’orizzonte e sia la nave stessa.

 

 

Essendo l’ora prossima al tramonto non ho mancato di riprenderlo (in realtà mi trovavo lì per riprendere il tramonto e godermi le fasi che lo precedono).

 

 

Il tramonto avrebbe potuto raccontare qualcosa in più sulle condizioni dell’atmosfera.

Effettivamente si è presentato un tramonto particolare, si nota nel video che il disco solare si è protratto per un tempo maggiore sulla linea dell’orizzonte e l’ultimo sottile lembo del Sole persisteva a lungo.

Dice A.T.Young che questo genere di tramonto è attribuibile a quello di tipo B descritto da Williard Fisher’s:

“The descending sun flattens below as it approaches the horizon, which is not easy to see under it, being comparatively dark.

The corners of the disk as it passes below the horizon are rounded, instead of projecting like the rim of a fish globe, until about midsunset;

then the remaining half-disk begins to show a rim, so that it looks for a time not unlike the `tin hat’ or trench helmet of the American Expeditionary Force.
This flattens down in the middle faster than it shortens horizontally,
becomes a line of light, and disappears in dots and dashes among the
waves, if the horizon is near.  The disappearance is slow, not like
the vanishing of the spot at the end as in type A.”

 

A. T. Young scrive:

“Your video shows his “tin hat” form well at about 5:30.

 

The “line of light” develops around 6:20.

The true sea horizon becomes visible about 6:30.

As the bright line of light becomes thinner and fades, the duct is well marked about 6:56, where the true sea horizon is visible a
few minutes of arc below the top of the duct. The duct remains filled
by a miraged image of the distant sea.

If we count the beginning of the sunset as the 3:10 point where the lower
limb flattens, and the end as about 7:10 where the thin line fades away,
the duration of the sunset is about 4 minutes — which is certainly a
lot longer than the usual 2 minutes and about 40 seconds that is usual
at our latitudes. That’s certainly “slow”.”

 

 

Concludo con un disegno realizzato dal mio nipotino, Michele Tota, nel quale evidenzia, con un “gioco di parole”, la differenza tra i 3 miraggi.

 

Fata Morgana off Maltese Islands

Altre testimonianze fotografiche del Miraggio Fata Morgana in Italia:

Luoghi in cui è stato avvistato il miraggio della Fata Morgana ma non sono presenti documentazioni fotografiche:

  • Mazzara del Vallo
  • Favignana
  • Lago dei Tramonti (Redona – Pordenone)
  • Lago di Averno (NA)
  • Lago di Castel Gandolfo (RM) (osservato dal Minasi)
  • Da Molfetta sul monte Gargano (osservato dal Giovene) chiamata la Lavandaja

 

Fata Morgana sullo Stretto di Messina

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