Novaya Zemlya Effect at Sunset

Tutte le albe avvengono in anticipo e tutti i tramonti si verificano in ritardo rispetto all’orario che riportano gli almanacchi.
Questo perché gli almanacchi non tengono conto del calcolo della rifrazione.
Come tutti gli astri, vicino all’orizzonte, prendendo in analisi il tramonto, attraversano stratificazioni di aria molto dense. La Luce attraversando strati di composizione differente e temperature differenti, viene come rallentata della rifrazione.
Ho trattato questo, sul link che segue:
La rifrazione quindi varia nei vari periodi dell’anno e dei giorni perché dipende da fattori come la temperatura, l’umidità, la pressione oltre che all’altezza dell’osservatore.
Si può solo fare una stima, in base alla latitudine da dove il tramonto viene ripreso, facendo una media dei dati di temperatura, umidità e pressione rilevati in quella località.
Alla mia latitudine il tramonto è stato stimato che ritardi di circa 2 minuti.
Il Novaya Zemlya si verifica in condizioni di Inversione Termica nella bassa atmosfera (Aria fredda più bassa che incontra l’aria calda in uno strato più alto) che delle volte può accentuare la rifazione. In questo caso si può assistere ad un tramonto con l’immagine del Sole trattenuta a lungo sopra l’orizzonte marino.
E’ il caso del Novaya Zemlya
Il fenomeno prende il nome da un arcipelago nell’oceano artico a nord della Russia dove, nel 1597 l’equipaggio della nave olandese di Willem Barents, ha assistito per la prima volta al fenomeno. Su questa isola, tutto l’equipaggio era approdato da mesi poiché la loro nave era rimasta impigliata nei ghiacci. Toccava passare i mesi invernali su quell’isola e attendere il ritorno del sole previsto per l’8 febbraio.
Il realtà il 24 gennaio il Sole fu avvistato prima del previsto.
Una forte inversione termica aveva creato una rifrazione così pronunciata da anticipare l’alba di ben 15 giorni.
L’esploratore norvegese Fridtjof Nansen ,descrive nel suo libro “Darthest North” il fenomeno NZ osservato da lui durante una spedizione al Polo Nord. Nansen descrive anche l’aspetto del disco solare durante il miraggio NZ:
“The mirage was at first like a flattened-out glowing red streak of fire on the horizon; later there were two streaks, one above the other, with a dark space between; and from the main-top I could see four, or even five, such horizontal lines directly over one another, and all of equal length; as if one could only imagine a square dull-red sun with horizontal dark streaks across it. An astronomical observation we took in the afternoon showed that the sun must in reality have been 2° 22′ below the horizon at noon; we cannot expect to see its disk above the ice before Tuesday at the earliest; it depends on the refraction, which is very strong in this cold air.”
Come dimostra la mia foto,scattata in Sicilia (Ita) si può verificare ed osservare il fenomeno da qualsiasi luogo. Nel mio caso, il Sole fotografato nell’ultima immagine, era già tramontato da circa 3 minuti.
L’immagine è una composizione che contiene:
-3 immagini ingrandite: dal Sole che, vicino all’orizzonte, subisce un appiattimento a quando, immerso nel condotto, subisce non solo una compressione ma anche un ribaltamento dell’immagine e perdita di luminosità. Si riconosce l’immagine del Sole ridotto a strati che è tipica del fenomeno.
-Nella parte centrale invece, c’è la sequenza del Sole che attraversa il condotto.
Data: 7 Maggio 2021
Location: Gatto Corvino – Marina di Ragusa (Rg) Sicily – Ita (https://goo.gl/maps/YYRmq86uXak ) 36°48’47.5”N 14°33’55.9″E
Altezza: 178mt slm.
Dati meteo: Temp: 18.50 C°; Umidità: 84%; Pressione: 1.014 mbar. ( i dati li ho ricavati dalla stazione meteo del porto turistico di Ragusa)
Camera: Nikon D7100 e Sigma 600mm
Video confronto tra un normale tramonto e con Novaya Zemlya
Ho osservato un tramonto molto prolungato e per quantificare il tempo di ritardo del tramonto ho confrontato il filmato con l’effetto di Novaya Zemlya (2022/1/1) con un altro tramonto ripreso il giorno prima (2021/12/31) dallo stesso luogo . Il tramonto del 31 dicembre ha caratterizzato un Mock Mirage ma ha rispettato i normali orari del tramonto alla mia latitudine.
Per il confronto, ho abbinato il momento in cui, in entrambi i tramonti, l’ultima striscia di sole è sprofondata nell’orizzonte.
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