Il colore dei fulmini

Di che colore sono i fulmini?

I fulmini possono avere tutte le colorazioni dell’arcobaleno.

Tra i vari fattori causa ci sono:l’eccitazione delle molecole di gas (Azoto e Ossigeno) presenti nell’atmosfera; temperatura dell’aria; polveri presenti, umidità…

Il fulmine così, colpendo le particelle presenti nell’aria, disperde la luce in maniera differente dando al suo contorno delle colorazioni differenti. Può essere solo bianco o assumere contorni di blu, rosso, viola…

In base alla colorazione si possono ricavare informazioni sul tipo di temporale.

Bianchi: Sono i più comuni, indicano un’aria con scarso inquinamento e scarse polveri che disperdendo la luce creano invece colore. Possono essere anche indice di una temperatura molto calda, sono i più pericolosi e possono causare incendi.

Rosso: Se si fanno strada all’interno di una nuvola possono indicare presenza di pioggia.

Blu: Se si fanno strada all’interno di una nuvola possono indicare che c’è presenza di grandine

Viola:Indicano elevata umidità e un temporale con abbondante precipitazione

Gialli: Possono indicare presenza di una concentrazione di polveri nell’aria. Sono rari, si manifestano con temperature basse quindi durante un temporale secco che porta scarsa pioggia.

 

La colorazione più rara da osservare è il verde perché si manifesta all’interno di una nube. Sono frequenti ma difficili da osservare. Attualmente abbiamo solo una testimonianza fotografica di Carlos Gutierrez, su una nuvola di cenere durante l’eruzione del Chaiten in Cile

Tuttavia, la distanza dell’osservatore è anche fondamentale in quanto, può generare una variazione di colore dovuta alla condizione dell’aria che separa (fortunatamente) l’osservatore dal fulmine. Così, la presenza di gocce di acqua o polveri nella lunga distanza tra il fulmine e l’osservatore, deviano il colore.

 

 

 

 

 

 

Crown flashes o Jumping sundogs

 

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